Fondazione Culturale

Michel De Montaigne

Comune 

di Bagni di Lucca

Archivio Ian Greenlees

L’Archivio di Ian Greenlees (1913-1988)

di Tommaso Maria Rossi


Notizie sull’archivio

“L’Archivio di Ian Greenlees è conservato presso la Biblioteca Comunale "Adolfo Betti" di Bagni di Lucca. Con deliberazione del 15 luglio 1991, il Consiglio Comunale di Bagni di Lucca accettava la donazione dei circa ventimila volumi della Biblioteca personale di Ian Greenlees, mentre l'archivio rimaneva presso l'abitazione di Casa Mansi per poi essere messo in sicurezza e depositato presso alcuni locali del Comune. È doveroso ricordare che il riordino delle carte e la pubblicazione del presente inventario sono stati possibili grazie alla sensibilità culturale che caratterizza da sempre l'attività della Fondazione Culturale Michel de Montagne di Bagni di Lucca.

Si sta qui trattando dell'inventariazione di un archivio privato, una tipologia archivistica sulla quale si è a lungo discusso. Vi sono due problematiche legate all'inventariazione del materiale documentario di lan Greenlees. Innanzitutto l'archivio si trova oggi presso una biblioteca, ovvero un bene culturale decisamente distinto da un archivio. In secondo luogo, affrontare il riordino di un archivio privato risulta un'operazione assai complessa, in particolare se si pensa all'archivio di un personaggio con diverse cariche pubbliche e di rilievo, tipologia che pone non poche difficoltà. L'archivio, infatti, per sua stessa definizione è il complesso di scritture prodotte da entità pubbliche o private durante lo svolgimento delle proprie funzioni. Ed è questo ovviamente il caso della documentazione prodotta da lan Greenlees, per diversi anni direttore del British Institute of Florence, nonché ospite di numerosi eventi e manifestazioni, relatore in svariati congressi. Solo lo studio preciso e accurato del soggetto produttore permette all'archivista di operare il corretto riordino delle carte. È poi necessario fare riferimento a precedenti esperienze di riordino, senza dimenticare la particolare natura degli archivi privati e di persona, argomento sul quale esiste una vasta letteratura.

Guardando nello specifico il fondo Greenlees, un primo sopralluogo all'archivio è avvenuto in data 22 novembre 2013 e in quell'occasione grazie ad una sommaria divisione del materiale operata da Angela Amadei e Roberta Antonelli, è stato possibile individuare fin da subito due diversi fondi documentari: uno riconducibile a lan Greenlees e uno riferibile Robin Chanter e a sua moglie Laura, ognuno dei quali molto ricco di corrispondenza. Si è proceduto quindi alla redazione di un elenco di consistenza analitico così da individuare la precisa situazione in cui versava l'archivio e poter predisporre la successiva attività di riordino.”


Focalizzando l'attenzione esclusivamente sulla produzione documentaria riconducibile a Ian Greenlees si ricavano quattro gruppi di raccolta: 

  • Corrispondenza
  • British Institute of Florence
  • Attività Culturale
  • Amministrazione


La Fondazione Culturale Michel de Montaigne ha pubblicato a conclusione dell’inventariazione due volumi:


L’archivio Ian Greenlees è in fase di digitalizzazione.



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Redazione: Angela Amadei - Editor: Lanfranco Raiani - Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2024 (XIX.IV.MMXXIV)